#diariodibordo e la bevuta da hops continua ed ecco materializzarsi quello che quella gola profonda mi aveva segnalato. Stiamo parlando di Mikkeller che, seppure un po’ mainstream, ci togliamo il cappello per omaggiarlo (ci ricorda tanto i primi tempi di Brewdog) e stiamo parlando di una imperial stout nera nell’animo, ma con una forte componente luppolata che, questa volta, viene barricata in 4 tipi di botti diverse: Grand Marnier, Tequila, Cognac e Brandy. Noi abbiamo assaggiato la versione al Grand Marnier: un’evoluzione di sapori in bocca. Cioccolato, cacao amaro e terroso, l’amarognolo del luppolo e l’avvolgente morbidezza della barricatura. Una birra perfettamente equilibrata, molto più equilibrata delle varie Paradox di Brewdog, che evolve da quando sfiora la vostra lingua fin quando non la deglutite, che non stucca, che non stanca. Consigliamo di berla in uno Snifter da brandy, ad esempio, e a una temperatura non troppo bassa. Poi, alla chetichella, mi sono portato a casa anche la versione alla tequila: meno avvolgente e più tannica, ma estremamente più secca. Lascia una bocca bella pulita pronta a un altro sorso, ottima come spartiacque se si vuole passare, nel corso della bevuta, a un altro tipo di birra. Consigliamo di gustarvela sbocconcellando del buon cioccolato fondente o qualche dolcetto (come in questo caso): vi ritroverete in paradiso. – Gianluca


