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🇮🇹 #diariodibordo Brouwerij Boon Geuze Boon VAT 109 Mono Blend. E

🇮🇹 #diariodibordo Brouwerij Boon Geuze Boon VAT 109 Mono Blend. E’ una miscela di lambic invecchiati in un’unica botte (la 109) la quale ha ospitato cognac e poi altri 4 fill di lambic blendati separatamente (l’aroma di cognac era troppo preponderante).

Il lambic invecchiato nella botte 109 costituisce il 90% di questo prodotto e vi resta per due anni. La botte ha una capienza di 9000 litri ed è stata costruita circa un secolo fa. Nata per la birra, poi passata al cognac, come prima accennato, negli anni 2000 è tornata alla birra.

Dopo un ulteriore affinamento di 6 mesi in bottiglia, la birra è pronta per essere degustata. Alla vista si presenta velata, dorata, con un’abbondante schiuma, fine, compatta e persistente.

Il naso percepisce subito note di limone, frutta matura, stalla con leggerissimi, ma presenti, punte di banana e di speziato.

Sulla lingua risalta il limone, è lattica e acida come il succo puro del limone. Durante la sorsata monta prima l’acido, poi l’amaro e infine si verifica un incremento della salivazione. Il finale è un po’ astringente, ma risulta comunque piacevole.

La birra risulta precisa, pulita; il limone e il lattico sono molto persistenti, quando spariscono lasciano posto a melone, banana e pesca. La birra è inoltre estremamente secca con più di 8 gradi ben nascosti e con la giusta carbonatazione.

Quando si scalda tira fuori un po’ di acetico che risulta piacevole e stempera l’ondata lattica e di limone che, in questo caso, fa della persistenza la sua parola d’ordine.

Gianluca

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