#diariodibordo Loverbeer Papessa 2014, comprata in scadenza da Eataly. Speriamo…

#diariodibordo Loverbeer Papessa 2014, comprata in scadenza da Eataly.

#diariodibordo Loverbeer Papessa 2014, comprata in scadenza da Eataly. Speriamo bene.

Imperial stout da 7 gradi.

La schiuma è abbondante (sarà ripartita qualche rifermentazione in bottiglia? Alle Bran di Montegioco prese da Eataly era toccata questa sorte), media e di un beige scuro. Il liquido presenta una sfumatura mogano scuro.

Al naso si percepiscono subito note acetiche e di ciliegie sotto spirito; arrivano poi il cacao e il caffè insieme a una nota liquorosa che ricorda il Bayles. Emergono anche il brett con le sue note selvagge e, in questo caso, assai delicate, un po’ di solvente e di acetone.

In bocca presenta un’acidità gentile, come tutta la produzione Loverbeer, ma che tende ad aumentare nel retro del palato. Tanto caffè e meno cacao amaro, risulta anche leggermente salata e astringente. Potrei aver sentito un leggero butirrico, ma non ne sono sicuro.

Carbonata, fa percepire note etiliche.

Beh, sapendo come vengono conservate le birre nella grande distribuzione, non posso che ritenermi fortunato. Una signora birra, che seppur azzoppata da mani strafottenti, riesce a risultare comunque piacevole ed appagante, reggendo bene il colpo dello scaffale, della luce e del caldo. Loverbeer delude raramente, d’altro canto.

Gianluca

#diariodibordo Loverbeer Papessa 2014, comprata in scadenza da Eataly.

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