🇮🇹 #diariodibordo Oskar Blues, Ten Fidy: imperial stout inlattinata, di sicuro non destinata all’invecchiamento.
La schiuma è di grana media e colo tonaca di frate: abbondante, compatta è assai persistente. Il liquido fuoriuscito dalla lattina e di un bel testa di moro.
Al naso si percepisce subito l’etilico unitamente alla salamoia, che risulta però leggera e piacevole. Si uniscono in un intenso abbraccio note di caffè e cacao che danno la stretta di mano all’agrumato e all’erbaceo del luppolo. Già al naso sembra assai cremosa e un pelino metallica.
La cremosità è confermata in bocca: tornano l’agrume, il caffè e cacao amaro che lasciano il posto, sul finale, alla liquirizia e, a seguire, a un bel tostato da caffè americano. Anche in bocca l’etilico risulta importante. Densa come melassa, ma anche amara e resinosa, non stucca e lascia, infine, un bel residuo zuccherino in bocca.
Si percepiscono anche leggerissime note affumicate, forse da torba e, scaldandosi, viene fuori un po’ di burro.
Il sorso evolve così: resina e arancia, poi cacao e caffè, l’alcol fa la sua comparsa per poi aprire a liquirizia e caffè americano; il sorso si chiude con un amaro persistente, radicale (tannino) e melassa.
Gianluca
