#diariodibordo iniziamo l’anno pescando nel torbido dei birrifici lombardi meno blasonati, con la kellerbeer di Picobrew, la Eger. L’ingresso in bocca è viscoso ma dal sapore nullo, caratteristica che pregiudica la bevuta rendendola piuttosto faticosa. Si fa presto strada il luppolo, con note erbacee che asfaltano quasi del tutto la buona base maltata di biscotti ai cereali e miele. Il finale piuttosto astringente da il colpo di grazia e ti fa poi venire voglia di cambiare birra. E magari la prossima volta mi porto il bicchiere di vetro da casa
