🇮🇹 #diariodibordo Brasserie Cantillon Iris, fermentazione spontanea realizzata con solo…

🇮🇹 #diariodibordo Brasserie Cantillon Iris, fermentazione spontanea re

🇮🇹 #diariodibordo Brasserie Cantillon Iris, fermentazione spontanea realizzata con solo malto d’orzo (niente frumento) e con il 50% di luppoli freschi. Due caratteristiche insolite per un “lambic”, che di solito viene brassata con luppoli vecchi e una percentuale di frumento.

Il giglio (Iris) è il simbolo di Bruxelles. In particolare questa varietà cresce in zone umide e il centro storico di Bruxelles è costruito su una zona paludosa. In occasione della celebrazione del ventesimo anniversario del Brussels Museum of the Gueuze (1198), Cantillon ha brassato questa birra ispirandosi all’iconico fiore. Iris passa due anni in botte e viene addizionata di luppolo fresco due settimane prima dell’imbottigliamento.

Questa bottiglia del 2016 ha passato un ulteriore anno nella mia cantina così come suggerito in etichetta.

Notiamo una schiuma abbondante, compatta, persistente e fine di color avorio. Il liquido è ambrato e leggermente velato.

Al naso erba, limone, cedro e un tocco leggermente resinoso. Infine vengono fuori anche il bret con la sua stalla e un pizzico di nocciola.

In bocca è oleosa, un po’ rustica. Risalta subito l’acidità lattica e il limone, poi arriva l’amaro del luppolo assai persistente. Di beva media, evolve poco nel suo tragitto bicchiere-stomaco. Alla fine, la sorsata è leggermente astringente, come la cicoria; presenta anche un bel balsamico.

Ad alte temperature tira fuori un po’ di vomitino e una punta di acetico.

Buona, da ribere fresca per fare un confronto.

Gianluca

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